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2001 ODISSEA NELLO SPAZIO
2001 ODISSEA NELLO SPAZIO
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Il film si compone di quattro parti, che coprono un arco temporale che va dalla preistoria al 2001 d.C.: L'alba dell'uomo, Clavius, Missione Giove, Giove e oltre l'infinito.[8]
Il primo e il quarto episodio sono totalmente privi di dialoghi e anche gli altri due non presentano molte parti parlate, lasciando lunghe sequenze dominate dalla musica e dagli effetti sonori.
L'alba dell'uomo
[modifica | modifica wikitesto]Preistoria. Una tribù di ominidi sopravvive ai margini della savana africana, tra scarsità di cibo, aggressioni da fiere e la lotta con altri gruppi per una pozza d'acqua. Un giorno compare un misterioso monolito che darà stimolo ai personaggi per sviluppare rudimentali utensili per la caccia e per sopraffare violentemente i gruppi rivali. Il montaggio passa senza soluzione di continuità da un'arma rudimentale, un osso animale lanciato verso il cielo, a un'astronave.
Clavius
[modifica | modifica wikitesto]Anno 2001. Il dottor Heywood Floyd prende parte a una missione in una base lunare nel cratere Clavius, il cui scopo è estremamente riservato. Prima ha un breve incontro con alcuni scienziati sovietici su una stazione spaziale, preoccupati per ciò che potrebbe essere accaduto presso Clavius, in quanto la base ha interrotto ogni comunicazione e si teme sia colpita da un'epidemia.
Floyd arriva poi sulla Luna e tiene una conferenza dove spiega che le voci sull'epidemia non sono reali e sono state diffuse allo scopo di non rivelare ciò che è accaduto davvero, che è anche il motivo della sua missione: nel cratere Tycho è stato scoperto, nel suolo lunare, un misterioso monolito nero, di chiara origine extraterrestre, che risulta risalire a circa quattro milioni di anni prima e sembra essere stato sotterrato di proposito. Giunti allo scavo, gli scienziati posano davanti all'artefatto per delle fotografie; all'improvviso esso viene colpito dai primi raggi dell'alba lunare ed emette un forte segnale radio nel cosmo, percepito dagli scienziati come un forte fischio, che in seguito si scoprirà essere diretto verso il pianeta Giove.
Missione Giove
[modifica | modifica wikitesto]L'astronave Discovery parte alla volta di Giove. A bordo ci sono cinque uomini, di cui tre ibernati, e un computer di nome HAL 9000, con funzioni di responsabilità operativa della missione. Il capitano David Bowman e l'astronauta Frank Poole si fidano del computer e ricorrono a lui in ogni circostanza. Accade però che HAL dia un'informazione a David circa un'avaria all'elemento AE35[N 2] dell'antenna dell'astronave. David esce nello spazio e porta a bordo l'elemento. I due astronauti lo esaminano, ma non trovano alcun guasto. Decidono quindi di riportarlo al suo posto per vedere se andrà in avaria: così, nel caso in cui ciò non accada, escluderanno HAL dal governo della nave spaziale. Il calcolatore, però, legge sulle loro labbra le loro intenzioni e fa morire Frank, uscito dall'astronave per riportare il pezzo al suo posto. David corre in soccorso del compagno con una capsula, mentre nell'astronave gli ibernati vengono uccisi da HAL. Al rientro della capsula con David e il corpo di Frank, il computer blocca la porta d'accesso all'astronave. David riesce tuttavia ad aprire una delle porte d'emergenza e prende il sopravvento su HAL, cancellandogli gradualmente la memoria.[9] Prima di essere disattivato, HAL regredisce all'infanzia cantando una filastrocca. A questo punto, si innesca un videomessaggio automatico delle autorità spaziali, nel quale Heywood Floyd informa che l'equipaggio, una volta arrivato su Giove, avrebbe dovuto essere informato della scoperta, 18 mesi prima, del monolito lunare che confermava la presenza di vita extraterrestre. Dice anche che HAL ne era già al corrente.
Giove e oltre l'infinito
[modifica | modifica wikitesto]Il viaggio prosegue nell'orbita di Giove: David si trova di fronte a un monolito gigante in orbita attorno al gigante gassoso ed entra in un tunnel spaziotemporale che lo porta in una stanza stile Luigi XVI, dove le varie fasi della sua vita si intersecano fra loro fino a portarlo, anziano, sul letto di morte. Per l'ultima volta a confronto con il monolito, ascende a una dimensione fetale e si vede, in trasparenza, nel ventre materno, da dove osserva il suo pianeta natale: l'odissea dell'umanità si è appena conclusa, ma sta per iniziarne una nuova.[10]
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