Dvd usati
DALLA CINA CON FURORE
DALLA CINA CON FURORE
Impossibile caricare la disponibilità di ritiro
Nella Shanghai del 1910 muore misteriosamente il maestro di arti marziali Huo Yuanjia, fondatore della scuola Jingwu Tiyu Hui di kung fu. Il suo allievo migliore, Chen, è sconvolto dall'avvenimento e sospetta che la morte del maestro sia stata opera degli invasori giapponesi tramite biscotti avvelenati. I suoi sospetti aumentano quando i rappresentanti di una scuola giapponese di judo e jujitsu (nella scena del primo combattimento di Lee contro i giapponesi è ben evidente una foto di Jigoro Kano e la scritta in giapponese "Kitô-Ryu", antica scuola di jujitsu da cui nacque il moderno judo) si presentano al funerale di Huo Yuanjia, portando un cartello infamante dedicato alla scuola Jing Wu: "Marionette dell'Asia". Il fatto increscioso scatenerà la rabbia di Chen, che farà di tutto per vendicare il proprio maestro. Dopo aver sconfitto l'intera scuola giapponese, Chen trova la conferma dei suoi sospetti, scoprendo che il cuoco della sua scuola e il suo aiutante sono in combutta con i giapponesi.
Dopo aver ucciso loro e in seguito Wu, un cinese rinnegato che lavora come interprete alla scuola giapponese ed è stato l'organizzatore materiale del complotto, Chen si recherà alla scuola di jujitsu e lì ucciderà Suzuki, maestro degli avversari, il suo vice e un campione di lotta russo, suo ospite. Tornato alla sua scuola scoprirà che questa è stata vittima di una rappresaglia e i suoi compagni sono stati quasi tutti uccisi, tranne un gruppetto che era uscito per cercare proprio Chen. A quel punto arriverà la polizia con l'intenzione di arrestare tutti i superstiti. Chen allora, per salvare i compagni, si consegnerà alla polizia, dietro la promessa che in cambio i giapponesi lasceranno in pace la scuola di Yuanjia.
Infine il protagonista, incitato da una folla di cinesi, con un calcio volante attacca dei poliziotti armati di fucili, giunti per arrestarlo. L'immagine si blocca sul suo calcio volante, mentre in sottofondo si sentono i colpi dei fucili.
Share

