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DIE HARD LA QUADRILOGIA
DIE HARD LA QUADRILOGIA
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DIE HARD TRAPPOLA DI CRISTALLO
John McClane è un poliziotto di New York che giunge a Los Angeles per passare le vacanze di Natale con la moglie Holly e i figli, nonostante la coppia stia vivendo un periodo di crisi matrimoniale. Nel grattacielo Nakatomi, dove lavora la donna, si sta svolgendo un party per le festività natalizie fra i dipendenti della compagnia; all'improvviso irrompe al suo interno un gruppo armato e ben addestrato di criminali tedeschi, guidati dallo spietato Hans Gruber, che provocano alcuni morti tra i presenti. Il loro scopo sarebbe quello di costringere le autorità a liberare alcuni "fratelli della rivoluzione" detenuti nelle carceri di mezzo mondo; in verità l'unico vero obiettivo di Gruber è quello di penetrare nel caveau dell'edificio, dove si trovano 640 milioni di dollari in titoli al portatore.
Al momento dell'assalto, quasi per caso John riesce a non rimanere ostaggio e a rifugiarsi fra gli altri piani del palazzo dove cerca disperatamente di avvisare la polizia per farla giungere in suo soccorso; nell'attesa inizia a far fuori alcuni banditi che nel frattempo si sono accorti della sua presenza, senza però far trapelare la sua identità. Intanto l'edificio viene circondato dagli agenti, che trattano con Hans Gruber, il capo dei presunti terroristi. Il poliziotto all'interno del grattacielo, in contatto via radio con il sergente Al Powell, è sovente coinvolto in scontri nei quali si trova lui solo a fronteggiare gli attentatori e a ridurne il numero, mentre all'esterno i malviventi uccidono diversi poliziotti.
Harry Ellis, un collega di Holly che non disdegna anche di farle la corte, dice che è un grande amico di colui "che ha rotto le uova nel paniere" (ossia John), ma Gruber, che non conta molto della sua parola, lo uccide, e minaccia di uccidere altri ostaggi se John non si arrenderà, ma invano, continuando per l'intera notte nel tentativo di catturarlo. L'FBI assume il comando dell'intera operazione, mentre i criminali riescono a forzare l'apertura del caveau della Nakatomi e prelevare la smisurata cifra di denaro ivi contenuta.
Un giornalista senza scrupoli, Richard Thornberg, dopo aver identificato John ascoltando le varie comunicazioni via radio, si precipita a casa sua per intervistare i figli in diretta televisiva, praticamente rivelando così ai terroristi chi sia il loro ignoto avversario e, contemporaneamente, che la moglie di lui è loro ostaggio; nel mentre, il tetto minato da Gruber esplode, uccidendo gli agenti federali intervenuti con gli elicotteri nel tentativo di effettuare un blitz.
La situazione diventa quasi disperata ma John riesce a ingannare i malviventi rimasti facendosi credere disarmato ed infine li elimina, mentre Hans muore precipitando dal trentesimo piano; John mette così tutti in salvo, moglie compresa. Quest'ultima, appena fuori dall'edificio, in diretta televisiva sferra un pugno in faccia a Thornberg (che con incredibile cinismo pretendeva di intervistare John), coprendo così di ridicolo colui che aveva messo a repentaglio l'intera sua famiglia. Quando tutto sembra finito per il meglio compare Karl, il braccio destro di Gruber, che è ancora vivo e tenta di uccidere John e Holly, ma viene ucciso da Powell, che non sparava un colpo di pistola da quando per errore uccise un ragazzo. Infine, John e Holly riuniti si allontanano dalla scena.
DIE HARD 58 MINUTI PER MORIRE
Vigilia di Natale. All'aeroporto di Washington-Dulles il tenente di polizia John McClane sta attendendo l'atterraggio del volo su cui sta viaggiando la moglie Holly; la donna sta raggiungendo il marito da Los Angeles per trascorrere insieme le vacanze.
Mentre John è in attesa all'interno dello scalo, avvista due sospetti che si muovono furtivamente per raggiungere la zona bagagli. John li segue; tenta di fermarli per identificarli, ma i due ingaggiano una violenta sparatoria. John riesce ad ucciderne uno, ma il secondo riesce a fuggire; la polizia aeroportuale, intervenuta sul posto, blocca John credendolo erroneamente un malfattore. Mentre John viene interrogato, identificato e subito rilasciato, il sopravvissuto allo scontro raggiunge altri terroristi in un luogo sicuro all'esterno dell'aeroporto, una vecchia chiesa trasformata per l'occasione nella loro base operativa: l'azione intrapresa al deposito bagagli fa parte di un piano che mira a porre sotto il controllo dei terroristi l'intero scalo.
Il capo delle operazioni è il colonnello Stuart, un ex componente dell'esercito espulso dal corpo perché coinvolto in faccende tutt'altro che lecite: il suo piano è quello di liberare un ex generale corrotto di Val Verde, Ramon Esperanza, fatto prigioniero dagli americani ed estradato su un volo in arrivo a Washington. I criminali riescono a portare a termine la prima fase dell'operazione: sostituirsi alla torre di controllo rendendone inutilizzabili le apparecchiature. Gli aerei in arrivo vengono fatti attendere in volo, mentre i criminali contattano la vera torre di controllo per comunicare la loro richiesta di liberazione del generale.
La prima reazione delle autorità aeroportuali è quella di tentare di raggiungere un'antenna per stabilire un canale di comunicazione con i piloti ed avvertirli della situazione, ma i terroristi hanno previsto la mossa avendo già minato l'antenna: l'azione, cui prende parte anche John, si traduce in un violentissimo scontro a fuoco tra gli agenti di polizia ed i terroristi, dal quale ne escono vivi solo McClane e l'ingegnere capo della torre di controllo Leslie Barnes.
La rappresaglia dei terroristi non si fa attendere e si concretizza nel far precipitare uno degli aerei in quota, inviando ai piloti falsi dati telemetrici. Credendo veri i segnali inviati dalla "falsa" torre di controllo, il pilota del velivolo effettua la regolare manovra di atterraggio, accorgendosi troppo tardi dell'inganno e schiantandosi al suolo nonostante l'intervento di McClane, che si sforza di evitare la tragedia piazzandosi sulla pista e cercando di farsi notare con dei segnali luminosi di fortuna: nessuno dei passeggeri e dell'equipaggio sopravvive.
Gli altri aerei in quota sono ormai a corto di carburante: in particolare, l'aereo su cui viaggia la moglie di McClane ha 58 minuti di autonomia. Su questo aereo, inoltre, c'è anche Richard Thornburg, un giornalista senza scrupoli e sempre a caccia di scoop, che aveva già messo in pericolo con i suoi servizi televisivi la vita di John e della moglie. Contemporaneamente giunge allo scalo anche una squadra speciale dell'esercito guidata dal maggiore Grant, che fra l'altro è l'ex istruttore del colonnello Stuart.
L'aereo del generale intanto è atterrato, e quest'ultimo è riuscito a neutralizzare l'equipaggio ed a prendere il controllo del velivolo, sia pur con qualche difficoltà. John cerca anche di fermarlo, ma invano, venendo coinvolto in una sparatoria con i collaboratori del colonnello Stuart che per poco non gli costa la vita. Successivamente, egli riesce a scoprire, con l'aiuto dell'ingegnere Barnes, il nascondiglio dei terroristi. La squadra speciale di Grant accorre subito ed inizia una violenta sparatoria nella quale i terroristi ed il generale riescono a rifugiarsi in un hangar, dove si trova il 747 da trasporto da loro richiesto per fuggire. In questo frangente, però, John scopre che la squadra speciale dell'esercito di Grant ha solo finto di attaccare i terroristi, utilizzando invece delle cartucce a salve e rivelandosi quindi in combutta con loro.
Intanto Thornburg, a bordo dell'aereo, intercetta le comunicazioni radio dell'aeroporto e riesce così a sapere cosa sta succedendo. Emozionato all'idea del possibile scoop della sua vita invece di preoccuparsi di uscire vivo dalla situazione, si nasconde in una toilette del velivolo: tramite un radiotelefono contatta la sede della sua emittente e, in diretta nazionale, rivela pubblicamente tutto quanto sta accadendo. Questa mossa però ottiene solo il risultato di seminare il panico nell'intero aeroporto, mettendo a repentaglio la vita delle migliaia di persone presenti e intralciando il lavoro delle forze di polizia sul posto. La moglie di John, resasi conto di quel che sta facendo Thornburg, con l'aiuto delle hostess interviene immediatamente, stordendolo e immobilizzandolo mentre è ancora al telefono in diretta, intento ad autocelebrarsi come un eroe.
John, che frattanto si è imbattuto in una giornalista di un altro network TV, con l'aiuto di lei e dell'elicottero della sua troupe riesce a saltare sull'ala dell'aereo con cui il generale, i terroristi e la squadra speciale cercano di fuggire. Grant sale sull'ala e intraprende un corpo a corpo contro John, che però ha la meglio e spinge l'ufficiale corrotto nell'imboccatura della turbina dell'aereo, facendolo così morire stritolato; subito dopo Stuart riesce a farlo scendere con la forza dal velivolo, ma prima di cadere John riesce a aprire un bocchettone di rifornimento sull'ala.
Una volta a terra, McClane dà fuoco alla scia di carburante che fuoriesce, facendo sì che l'aereo, proprio nell'attimo in cui si stacca dal suolo e decolla, esploda a mezz'aria. Così facendo, John, oltre ad eliminare in un sol colpo tutti i terroristi, riesce anche ad illuminare la pista grazie alle fiamme sprigionate dall'incendio del velivolo esploso e consentendo così a tutti gli aerei in attesa in quota di atterrare agevolmente senza danni. John riuscirà, così, a riabbracciare la moglie sana e salva.
DIE HARD DURI A MORIRE
Un grande magazzino Bonwit Teller nel centro di New York salta in aria: mentre la polizia si arrovella per organizzare i soccorsi e cercare di risalire al responsabile, arriva una misteriosa telefonata. L'interlocutore, che si fa chiamare Simon, pretende che John McClane, poliziotto sospeso dal servizio, sia immediatamente reintegrato e giri per le strade di Harlem con un vistoso cartello con sopra scritti degli insulti razziali, minacciando di far esplodere un nuovo ordigno nel caso in cui le sue richieste non vengano esaudite. John, in preda ai postumi di una sbornia, viene prelevato in tutta fretta dai suoi colleghi e lasciato in una strada del quartiere di Harlem, rischiando di essere linciato da un gruppo di ragazzi di colore indispettiti dalla scritta razzista sul cartello. A salvarlo accorre un negoziante, Zeus Carver, anch'egli di colore: la sua "intromissione" sarà "punita" da Simon, a questo punto, con l'entrata in gioco di questi al fianco di McClane.
I due improvvisati compagni di avventura riescono a malapena a far sì che un altro terribile attentato, consumato poco dopo all'interno della metropolitana a breve distanza da Wall Street e dalla Federal Reserve, non faccia nuove vittime. Intervengono anche i federali, allo scopo di identificare l'attentatore; si scopre così che il fantomatico Simon altri non è che il fratello maggiore del defunto Hans Gruber, l'ex terrorista tedesco che McClane aveva eliminato anni prima a Los Angeles, e lascia intendere che vuole a tutti i costi portare a termine la sua vendetta personale nei confronti di John. Simon aggiunge di aver nascosto un altro micidiale ordigno in una scuola di New York e tiene sotto scacco l'intero corpo di polizia, McClane e Zeus sottoponendoli a una serie di indovinelli per scoprire quale sia la scuola e rintracciare la bomba.
McClane, in seguito, scoprirà che dietro il desiderio di vendetta di Simon Gruber si cela qualcosa di grosso: il suo scopo è quello di distogliere l'attenzione della polizia con la bomba nella scuola (che poi si rivelerà infatti un bluff) al fine di realizzare il suo vero piano. Favorito dal caos generato dall'attentato alla metropolitana e dal fatto che le forze dell'ordine siano occupate a perlustrare le centinaia di scuole della città, Simon ripulisce il caveau della Federal Reserve, dove sono custoditi migliaia di lingotti d'oro. Successivamente, una volta scoperto da McClane, fa credere a tutti che intende farli saltare in aria in una nave nella baia di New York, provocando così una catastrofe nei mercati borsistici mondiali. McClane, con molta fatica e a prezzo di immani rischi per la propria vita, alla fine riuscirà, con l'aiuto di Zeus, a impedire che Simon, rifugiatosi sulla frontiera tra il Québec e gli USA, porti via con sé il preziosissimo carico, e a ucciderlo facendo precipitare il suo elicottero, mentre i suoi scagnozzi vengono tutti arrestati.
DIE HARD VIVERE O MORIRE
Rispondendo a una breve interruzione del computer della sua divisione di sicurezza informatica l'FBI, guidato dal vicedirettore Miguel Bowman, dopo avere rintracciato i migliori hacker informatici, chiede al detective della polizia di New York John McClane di andare nel New Jersey per coinvolgere l'hacker Matthew Farrell. McClane arriva giusto in tempo per salvarlo dagli assassini inviati da Mai Linh, che è l'amante e complice di Thomas Gabriel, un hacker leader dei terroristi.
Sulla strada per Washington, Farrell dice a McClane di aver scritto un algoritmo per Linh per violare un sistema di sicurezza specifico per scopi di hacking etico. Nel frattempo, Gabriel ordina alla sua squadra di hacker di prendere il controllo delle reti di trasporto e del mercato azionario, mentre trasmette a livello nazionale un messaggio minaccioso al governo degli Stati Uniti. Farrell si rende conto che questo è l'inizio di una "svendita", un attacco informatico progettato per disabilitare le infrastrutture della nazione. Mentre McClane e Farrell vengono portati al quartier generale del DHS, Linh, fingendosi uno spedizioniere, li reindirizza in un'imboscata in elicottero. McClane respinge gli aggressori distruggendo l'elicottero e tutti quelli a bordo tranne uno dei terroristi.
Disperato, McClane chiede a Farrell quale sarebbe la prossima mossa di Gabriel. Deduce che il prossimo obiettivo di Gabriel è la rete elettrica, quindi guidano verso una superstazione di servizi pubblici nella Virginia Occidentale. Trovano la superstazione sotto il controllo di una squadra guidata da Linh. McClane uccide tutti tranne Linh. Dopo un'intensa e violenta lotta tra i due, Linh muore nel pozzo di un ascensore.
Mentre Farrell sta lavorando al computer hub per rallentare il danno fatto, è in grado di rintracciare Gabriel e carica la sua foto. Quindi lo invia a Bowman presso l'FBI. McClane è scioccato nell'apprendere che Bowman e Gabriel una volta hanno lavorato insieme al Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Gabriel era il capo programmatore per la sicurezza infrastrutturale. Ha avvertito il dipartimento delle debolezze che hanno reso l'infrastruttura di rete americana vulnerabile alla guerra informatica, ma è stato ignorato e i suoi metodi non ortodossi lo hanno fatto licenziare, ed è in cerca di vendetta. Infuriato per la morte di Linh, Gabriel reindirizza grandi quantità di gas naturale alla superstazione per uccidere McClane e Farrell ma fortunatamente i due riescono a fuggire.
McClane e Farrell si recano quindi in elicottero a casa del super hacker Frederick "Warlock" Kaludis a Baltimora. Warlock identifica il pezzo di codice scritto da Farrell per Linh come mezzo per accedere ai dati in un edificio della Social Security Administration a Woodlawn, nel Maryland. Conferma i precedenti legami di Gabriel come impiegato del governo. Facendo un traceroute, Warlock individua Gabriel.
L'edificio di Woodlawn è in realtà una struttura della NSA destinata a eseguire il backup dei dati personali e finanziari della nazione in caso di attacco informatico e progettata dallo stesso Gabriel. L'attacco all'FBI ha innescato un download di dati finanziari su Woodlawn, dati che Gabriel intende rubare. Nel frattempo, su ordine di Gabriel, uno dei suoi migliori uomini uccide tutti i suoi hacker di computer tranne uno dopo che sono sopravvissuti alla loro utilità. Gabriel quindi attinge alla connessione che hanno stabilito, che rivela la posizione della figlia di McClane, Lucy, che rapisce. McClane e Gabriel poi si incontrano - virtualmente - McClane dicendogli che perderà.
McClane e Farrell corrono alla struttura di Woodlawn. Farrell trova il server principale della struttura e crittografa i dati che gli uomini di Gabriel hanno scaricato prima di essere catturati. Gabriel quindi porta Farrell e Lucy con sé mentre fugge. McClane li insegue, dirottando la loro base semimobile. Accedendo al sistema di comunicazione di un F-35B Lightning II, Gabriel ordina al pilota di attaccare il camion su cui sta guidando McClane, ma il jet viene distrutto dalla caduta di detriti. McClane sopravvive e vede il veicolo di Gabriel fermarsi in un hangar vicino.
Lì, Gabriel chiede a Farrell di decifrare i dati finanziari. Quando rifiuta, Gabriel gli spara al ginocchio e minaccia di uccidere Lucy. McClane arriva, uccidendo due degli uomini di Gabriel, ma viene colpito alla spalla dall'ultimo uomo di Gabriel, Emerson. Gabriel si posiziona dietro McClane, mettendo la canna della pistola nella ferita alla spalla. McClane poi preme il grilletto. Il proiettile viaggia attraverso la spalla di McClane e colpisce Gabriel al petto, uccidendolo all'istante. Farrell quindi afferra una pistola e uccide Emerson all'arrivo dell'FBI. Successivamente, McClane ringrazia Farrell per aver salvato la vita di Lucy, che nel frattempo comincia a interessarsi a lui.
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