Passa alle informazioni sul prodotto
1 su 2

Dvd usati

IL GOBBO DI NOTRE DAME

IL GOBBO DI NOTRE DAME

Prezzo di listino €3,00 EUR
Prezzo di listino Prezzo scontato €3,00 EUR
In offerta Esaurito
Imposte incluse. Spese di spedizione calcolate al check-out.

Parigi, 1482. Il burattinaio zingaro Clopin Trouillefou narra l'origine del gobbo del titolo.

Un gruppo di zingari si nasconde illegalmente a Parigi, ma cade in un'imboscata del giudice Claude Frollo. Una gitana del gruppo tenta di fuggire con il suo bambino deforme, ma Frollo la insegue e la uccide fuori dalla cattedrale di Notre-Dame. Quest'ultimo prova a giustiziare anche il neonato, ma viene fermato dall'arcidiacono della cattedrale. Il giudice inizialmente rifiuta le proprie responsabilità, ma poi l'ecclesiastico gli fa notare come gli occhi di tutte le statue della cattedrale siano puntati su di lui, proprio come se l'edificio stesso avesse assistito alla crudeltà dell'uomo e lo stesse condannando per questo. Per espiare il suo peccato, Frollo accetta con riluttanza di crescere il bambino deforme a Notre-Dame come fosse suo figlio, chiamandolo Quasimodo.

Vent'anni dopo, quest'ultimo è diventato il campanaro della cattedrale. È un ragazzo gentile che, nonostante l'aspetto gobbo (a causa del suo mestiere di campanaro) e deforme, ha sviluppato una forza ed agilità straordinarie ma è obbligato dal padre adottivo (nel frattempo diventato Ministro della Giustizia) a restare sempre chiuso nel campanile, senza farsi mai vedere da nessuno. Un trio di gargoyle animati — Hugo, Victor e Laverne — sono la sua unica compagnia e lo incoraggiano a partecipare all'annuale Festa dei folli. Quasimodo partecipa alla festa e viene dapprima celebrato per il suo aspetto sgraziato ma poco dopo viene deriso dalle guardie di Frollo, che spingono la folla intera a legarlo alla ruota e a torturarlo lanciandogli del cibo addosso. Una gentile zingara, Esmeralda, interviene liberando il gobbo, usando un trucco di illusionismo e mettendo al tappeto i soldati nonostante gli ordini contrari di Frollo.

Esmeralda segue Quasimodo all'interno di Notre-Dame venendo seguita da Febo, il nuovo capitano delle guardie, che, colpito positivamente dal coraggio di Esmeralda, si rifiuta di arrestarla per presunta stregoneria e, per aiutarla, la fa rifugiare nella cattedrale, sostenendo per lei, la "sua" richiesta di diritto d'asilo. Esmeralda fa amicizia con Quasimodo, che se ne innamora e la aiuta a fuggire da Notre-Dame: prima di andarsene, la ragazza affida al gobbo un ciondolo contenente una mappa per la Corte dei miracoli, il covo degli zingari, dicendogli di recarsi lì in caso di bisogno.

Frollo intanto sviluppa dei sentimenti lussuriosi verso Esmeralda: quando scopre la sua fuga, scatena una caccia all'uomo in tutta Parigi, che comporta arresti a tappeto e l'incendio di innumerevoli case sulla sua strada. Febo, scoperta la malvagità del giudice, si ribella a lui, salvando una famiglia innocente dall'essere bruciata viva nella propria casa, ma viene condannato a morte. Colpito da una freccia durante la sua fuga, il capitano cade nella Senna, ma Esmeralda lo salva e lo porta a Notre-Dame per cucirgli la ferita e nasconderlo. I gargoyle incoraggiano Quasimodo a confessare alla zingara i suoi sentimenti, ma il campanaro si dispera quando scopre che lei e Febo si sono innamorati.

Poco più tardi, avendo capito che il gobbo è il responsabile della fuga di Esmeralda, Frollo torna a Notre-Dame. Il giudice dice di sapere dove si trova la Corte dei miracoli e di avere intenzione di attaccarla all'alba. Utilizzando la mappa che Esmeralda gli ha dato, Quasimodo va alla corte insieme a Febo per mettere in guardia gli zingari. I due si intrufolano all'interno del covo (situato nelle catacombe sotterranee) ma i gitani se ne accorgono e, fraintendendo la loro azione, li legano e li imbavagliano. Clopin, il loro capo, vuole addirittura impiccarli, ma Esmeralda interviene in loro aiuto e li salva. Involontariamente però i due hanno condotto sul posto Frollo, che cattura tutti i presenti condannando Esmeralda al rogo per stregoneria, incatenando Quasimodo al campanile e minacciando di uccidere Febo e gli altri zingari dopo di lei, nonostante le proteste dei cittadini e dell'Arcidiacono.

Dopo aver rifiutato un'ultima offerta di concedersi a Frollo, Esmeralda è prossima ad essere raggiunta dalle fiamme quando Quasimodo la salva e la porta dentro la cattedrale. Per nulla rassegnato, il giudice ordina ai suoi soldati di prendere d'assedio la cattedrale, quindi Febo raduna i cittadini di Parigi contro di loro. Mentre a terra il capitano, gli zingari e tutto il popolo affrontano le guardie, Quasimodo e i gargoyle tirano travi e pietre, per poi versare rame fuso da un crogiolo attraverso i doccioni sulla strada; questo riesce a far fuggire i soldati, ma Frollo riesce comunque ad entrare. Il giudice insegue Quasimodo ed Esmeralda fino alla balconata, dove cerca di ucciderli, ma cade nella piazza sottostante perdendo la vita. Anche Quasimodo - stremato dalla lotta - rischia di fare la stessa fine, ma Febo riesce a salvarlo. Grato all'amico, Quasimodo approva l'amore tra lui ed Esmeralda.

Il giorno dopo, i due innamorati convincono il campanaro ad uscire dalla cattedrale e a mostrarsi alla folla che lo acclama come un eroe e lo accetta tra loro, portandolo via in trionfo.

Visualizza dettagli completi