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KING ARTHUR

KING ARTHUR

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V secolo. L'Impero romano in declino si sta ritirando dalla Britannia, dove i nativi Woad, guidati da Merlino, inscenano un'insurrezione. Un gruppo di cavalieri sarmati e il loro comandante romano per metà britannico Artorius Castus, noto come "Artù", hanno adempiuto ai loro doveri a Roma e si stanno preparando a tornare a casa fino a quando il vescovo Germanius non ordinerà loro di completare un'ultima missione: evacuare un'importante famiglia romana da nord del Vallo di Adriano, salvandoli dall'avanzata di un esercito di invasori Sassoni, guidato dallo spietato Cerdic e da suo figlio, Cynric. Alessio, il figlio del patriarca di famiglia, è un valido candidato per essere un futuro Papa. Artù e i suoi uomini rimasti - Lancillotto, Tristano, Galvano, Bors, Galahad e Dagonet - accettano con riluttanza la missione.

Arrivati a destinazione, scoprono che il patriarca romano Marius, che si rifiuta di partire, ha ridotto in schiavitù la popolazione locale, facendo infuriare Artù. Scopre una cella contenente un certo numero di Woad morti e due sopravvissuti torturati: una giovane donna di nome Ginevra e suo fratello minore Lucan. Artù li libera e dà a Marius un ultimatum: partire con loro volontariamente o altrimenti essere preso prigioniero. Lui e i suoi cavalieri requisiscono la fattoria e liberano i suoi sfruttati. Il convoglio fugge sulle montagne con i Sassoni all'inseguimento. Marius conduce un tentativo di colpo di stato ma viene ucciso da Ginevra. Artù apprende da Alessio che Germano e i suoi colleghi vescovi avevano fatto giustiziare il mentore d'infanzia e la figura paterna di Artù, Pelagio, per le sue convinzioni. Questo disillude ulteriormente Artù dallo stile di vita romano, un processo che matura quando Ginevra e Merlino ricordano ad Artù il suo legame con l'isola della Gran Bretagna attraverso sua madre celtica.

Artù guida gli inseguitori sassoni, guidati da Cynric, attraverso un passo che attraversa un lago ghiacciato. Durante la battaglia, Dagonet si sacrifica per rompere il ghiaccio del lago con la sua ascia, interrompendo l'avanzata sassone. I cavalieri consegnano in sicurezza Alessio e sua madre al Muro di Adriano e vengono ufficialmente dimessi. Artù, avendo concluso che il suo destino è con la gente di sua madre, decide di combattere i Sassoni nonostante le suppliche di Lancillotto di andarsene con loro. La notte prima della battaglia, lui e Ginevra fanno l'amore. Il giorno seguente Artù, dalla collina dietro il Vallo di Adriano, vede sventolare la bandiera bianca da Jols, un traditore romano dalla parte dei Sassoni, e così scende per incontrare Cerdic, giurando di ucciderlo. Presto viene raggiunto da Lancillotto e dai suoi compagni cavalieri, che decidono di combattere. Nella culminante battaglia di Badon Hill, i Woad e i cavalieri affrontano l'esercito sassone. Ginevra combatte Cynric, ma viene sopraffatta. Lancillotto la aiuta ed uccide Cynric, ma viene ferito a morte. Cerdic uccide Tristano prima di affrontare Artù, che uccide il comandante sassone, condannando gli invasori alla sconfitta.

Artù e Ginevra si sposano e Merlino proclama Artù re d'Inghilterra. Uniti dalla sconfitta dei Sassoni e dalla ritirata dei Romani, Artù promette di guidare i britannici contro futuri invasori. Tre cavalli che erano appartenuti a Tristano, Dagonet e Lancillotto corrono liberi attraverso il paesaggio, mentre il racconto di chiusura di Lancillotto descrive come i cavalieri caduti vivano nei racconti tramandati di generazione in generazione.

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