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LA COSA (1982)
LA COSA (1982)
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Antartide, 1982. La quiete della base scientifica statunitense U.S. Outpost #31 viene interrotta dall'arrivo di un elicottero partito da una remota stazione di ricerca norvegese, che sta inseguendo un cane di razza siberian husky, per ucciderlo a fucilate. Gli occupanti della base assistono sgomenti alla scena che si conclude con l'esplosione dell'elicottero, colpito per sbaglio da una granata che uno dei norvegesi intendeva lanciare contro la preda. Il norvegese superstite, incapace di farsi capire dagli americani, cerca ancora di sparare al cane, ma colpisce per sbaglio uno dei componenti del gruppo; ne nasce quindi un conflitto a fuoco e il norvegese viene ucciso. Il gruppo statunitense, guidato dal comandante Garry e composto dal pilota R.J. MacReady, il medico Copper, i biologi Blair e Fouchs, il meteorologo George Bennings, il geologo Norris, l'addetto alla radio Windows, i meccanici Childs e Palmer, l'addetto ai cani Clark e il cuoco Nauls, non capisce cosa stia succedendo e decide di indagare sulla provenienza dell'elicottero.
MacReady e Copper arrivano alla base norvegese, trovandola deserta e ridotta in macerie. All'interno scoprono il cadavere di un suicida, documentazione sulle operazioni svolte dalla base, e un grande blocco di ghiaccio, scavato e vuoto, che lascia presagire l'esistenza di qualcosa rimasto sepolto per millenni prima di venire estratto dai ricercatori norvegesi. Una volta usciti rinvengono inoltre il ripugnante corpo carbonizzato di una creatura non identificata, con due teste fuse insieme, e decidono di portarlo alla base. Blair ne esegue un'autopsia, rivelando che possiede degli organi interni normali. Nel frattempo l'husky sopravvissuto viene lasciato libero di vagare nella base americana, finché, a seguito della scoperta misteriosa nella distrutta base norvegese, non si decide di rinchiuderlo per precauzione nel canile, insieme agli altri husky della base.
Una volta nella gabbia il cane si trasforma in una creatura mostruosa, assale i cani e li uccide brutalmente. MacReady richiama l'attenzione di tutti attivando l'allarme antincendio e Childs distrugge il mostro con un lanciafiamme. I resti vengono esaminati da Blair, il quale avanza l'ipotesi che si tratti di un alieno che imita alla perfezione le altre forme di vita, grazie alle sue cellule che inglobano quelle delle creature terrestri.
Blair interroga un computer sui rischi di contagio e sopravvivenza dei membri della base, ricevendo delle risposte poco rassicuranti (per esempio che se l'alieno raggiungesse la civiltà potrebbe infettare l'intero pianeta in breve tempo) e, per tale ragione, per impedire che qualcuno lasci la base o che qualcuno dall'esterno riceva un segnale di soccorso, distrugge tutti gli strumenti per comunicazioni radio a colpi di ascia, poco prima che i suoi colleghi lo immobilizzino e lo rinchiudano in un piccolo magazzino esterno. A questo punto il gruppo guarda un video rinvenuto nella base norvegese e scopre che gli scienziati stavano conducendo una ricerca su un'astronave aliena, precipitata lì diverse migliaia di anni prima.
MacReady si dirige con Norris e Fouchs al disco volante danneggiato; nelle vicinanze viene anche trovato un buco nel ghiaccio da cui è stato estratto con ogni probabilità il blocco analizzato nella base norvegese, probabilmente con all'interno l'alieno sfuggito all'esplosione della sua astronave. I resti del cadavere mutato rinvenuto alla base norvegese vengono spostati immediatamente in un magazzino con l'obiettivo di tenerli a distanza dagli uomini, ma durante lo spostamento Bennings viene aggredito dalla creatura ancora viva, che ne assume le sembianze. Tale metamorfosi viene però notata dai compagni, che riescono ad attirare la creatura all'esterno e a distruggerla quando non ha ancora assimilato totalmente Bennings.
La caratteristica di assumere le sembianze altrui genera diffidenza tra le persone della base, che non possono sapere con certezza chi sia stato contagiato dal mostro e chi no. Viene allora proposto un test del sangue, in modo tale da capire se uno di loro è una "cosa", ma ben presto si scopre che le scorte di sangue sono state distrutte. Mac prende di petto la situazione: innanzitutto ordina ai compagni di legare i tre più sospetti, ovvero Clark (quello rimasto più a contatto con i cani), Garry e Copper (gli unici con la possibilità di avvicinarsi alle scorte). Successivamente il pilota chiede a Fouchs di analizzare gli appunti di Blair, in modo tale da trovare una soluzione. Poco dopo la luce salta nella base per un'ora, al termine della quale Fouchs scompare.
I compagni, decisi a cercarlo, si dividono in gruppi e Mac, Windows e Nauls vanno all'esterno. Dopo poco i tre trovano il cadavere completamente carbonizzato di Fouchs, ipotizzando che si sia suicidato per non diventare una cosa. Mac tuttavia nota che, contrariamente a come le aveva lasciate, le luci della sua baracca sono accese: sospettoso, si reca a visitarla con Nauls, rimandando Windows alla base. Mentre il gruppo aspetta il ritorno di MacReady e Nauls, quest'ultimo arriva nella base solo e spaventato, dichiarando di avere trovato delle prove contro Mac. In quel momento il pilota prova ad entrare, ma viene tenuto fuori dai compagni. Nella concitazione Norris ha un infarto: Copper, liberato per soccorrerlo, prova a rianimare Norris, ma il geologo si rivela essere infetto e uccide il dottore staccandogli le braccia. Mac riesce a bruciare il corpo della creatura, ma questa prima di morire stacca la propria testa, che genera delle zampe con cui scappare. Fortunatamente Mac e gli altri notano la mostruosità e la distruggono una volta per tutte.
Si intuisce quindi che la creatura è costituita da più parti, le quali sono in relazione tra loro. MacReady decide di prelevare un campione di sangue dei superstiti e bruciarlo con un filo di rame arroventato, sicuro che il sangue di chi è stato contagiato avrebbe mostrato una reazione difensiva. Tuttavia i compagni si rifiutano di partecipare, e Clark prova a uccidere alle spalle Mac, che però gli spara alla testa, confermando le sue serie intenzioni. Mac fa dunque legare gli altri da Windows, l'unico di cui si fida, e inizia il test, provandolo anche su se stesso, dimostrando così la propria umanità. Dopo avere provato anche l'innocenza di Windows MacReady inizia il test con Palmer, che però si rivela subito un infetto, in quanto il suo campione di sangue una volta bruciato scorre via dal filo; una volta smascherato egli si trasforma e attacca Windows, costringendo MacReady a bruciarli entrambi.
MacReady, Garry e Nauls vanno a testare l'ultimo possibile infetto, ovvero Blair, lasciando Childs di guardia, solo per scoprire tuttavia che il magazzino dove era stato rinchiuso è vuoto e che il biologo ha scavato un tunnel sotto l'edificio. Il gruppo si rende conto che Blair adesso è infetto, e che ha sabotato l'elicottero e i macchinari per costruirsi una piccola astronave per la fuga. In quel momento Nauls nota la sagoma di Childs abbandonare la stazione e subito dopo il generatore va fuori uso, togliendo così luce e riscaldamento. MacReady ipotizza che l'alieno stia tentando di ibernarsi fino all'arrivo della spedizione di salvataggio in primavera. Consapevoli di essere condannati a morte per la temperatura troppo bassa, ma anche di avere la responsabilità di fermare la cosa prima che distrugga il mondo, i tre iniziano la caccia a Blair, nonostante la scarsa visibilità e il clima avverso.
Il gruppo tenta di fare saltare in aria con la dinamite l'intero complesso nella speranza di distruggere la creatura, ma Garry viene assimilato e Nauls sparisce, facendo presumibilmente la stessa fine. Il mostro appare infine più grande delle versioni precedenti; MacReady lo fa saltare in aria con la dinamite insieme con gli ultimi resti della base in fiamme e si mette in salvo. MacReady, spossato, si accascia tra i resti della base, ma è raggiunto da Childs, che ricompare sostenendo di essersi perso nella tormenta. I due rimangono isolati da tutto, andando incontro a una probabile morte per assideramento, oltre a nutrire il reciproco sospetto che l'altro sia stato contagiato.
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