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PREDATOR

PREDATOR

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Una misteriosa astronave si dirige verso la Terra e, in prossimità dell'atmosfera, sgancia una capsula verso un punto imprecisato nella giungla dell'America Centrale.

La vicenda si sposta poi sull'ex maggiore dei berretti verdi, Alan "Dutch" Schaefer, giunto in quella stessa area a capo della sua squadra, ingaggiata da Al Dillon, commilitone di Dutch durante la Guerra del Vietnam ed ora agente della CIA. La missione consiste nel salvataggio di un ministro a bordo di un elicottero che sembra finito fuori rotta e probabilmente catturato dalle forze guerrigliere operanti nella zona. Dutch accetta l'ingaggio pur non fidandosi a pieno delle parole di Dillon, il quale si unisce alla squadra come supervisore. Gli altri membri del team sono Mac Eliot, Blain Cooper, Billy Sole, Jorge "Poncho" Ramirez, Rick Hawkins.

Sbarcati da un elicottero Huey nella fitta giungla, ritrovano presto il relitto dell'elicottero, deducendone l'abbattimento da parte di un missile "a calore" portatile, e notando anche che sembra più un elicottero da ricognizione che non uno da trasporto per un ministro. Nei pressi del relitto il gruppo rinviene i cadaveri barbaramente uccisi di una squadra di berretti verdi, scuoiati e appesi a testa in giù, e cerca di ricostruire la dinamica di quello scontro che viene ritenuto abbastanza illogico, dopodiché inizia a seguire le tracce di alcuni guerriglieri nella speranza di scovare il campo nemico e recuperare gli ostaggi. Ma a sua volta l'intero gruppo inizia ad essere seguito da un misterioso e silenzioso osservatore, mimetizzato perfettamente, che li scruta dalle cime degli alberi attraverso una visione termica a raggi infrarossi. Raggiunto il campo nemico, la squadra osserva impotente l'uccisione di uno degli ostaggi da parte dei guerriglieri, e quindi decide di lanciare un violento raid eliminando tutto il personale del campo. Anche un secondo ostaggio viene trovato morto, ma Dillon sembra preoccuparsi solo di alcuni documenti d'intelligence, scatenando la reazione collerica di Dutch che capisce il vero scopo della missione, ovvero eliminare quel gruppo di guerriglieri e recuperare quei documenti, missione fallita dalla precedente squadra sterminata. L'unica superstite del campo, una ragazza chiamata Anna, è presa in custodia da Dillon perché ritenuta membro dei guerriglieri, contro il volere di Dutch che non vuole correre rischi. Stabilito un percorso imprevisto a causa di altri guerriglieri in avvicinamento, il team si allontana velocemente, ignaro dell'osservatore che continua a seguirli.

Non passa troppo tempo prima che Anna tenti di scappare, ma viene inseguita e bloccata da Hawkins che, però, viene sorpreso, ucciso e trascinato via dall'essere che li sta inseguendo, sotto gli occhi terrorizzati di Anna che viene incredibilmente risparmiata. La squadra si mette quindi alla ricerca del corpo di Hawkins, ritrovando solo le sue interiora e non accorgendosi che il cadavere è stato appeso alle cime degli alberi. Durante la perlustrazione, Blain rimane ucciso da un colpo al plasma che gli squarcia il torace. Giunto sul luogo e trovando l'amico accasciato a terra, Mac scorge una figura umanoide mimetizzata e, in preda ad un attacco isterico, apre il fuoco, venendo subito affiancato dai compagni. Il volume di fuoco è notevole, ma non viene trovato alcun cadavere nemico, né tracce di sangue. L'unica a trovare una traccia è Anna, che scova uno strano liquido verde su una pianta, ma non ne fa parola con il gruppo. Il gruppo chiama via radio il comando per richiedere un recupero di emergenza, il quale viene negato perché ancora troppo addentrati in territorio nemico. La squadra quindi si organizza per passare la notte, preparando un perimetro di sicurezza tutt'intorno all'accampamento, con razzi e mine. Durante la notte, Mac giura vendetta sull'assassino di Blain e subito dopo un cinghiale fa saltare un razzo posto sul perimetro di difesa, venendo ucciso da Mac. Ne consegue un momento di confusione generale, durante il qule sparisce il corpo di Blain.

In assenza di altre tracce eccetto quelle del cinghiale, Dutch intuisce che l'essere si sposti dalle cime degli alberi e, avendo solo recuperato il corpo di Blain (nonostante avesse avuto l'opportunità di ucciderli tutti), capisce che li sta uccidendo uno alla volta comportandosi come un cacciatore che insegue la preda. Anna informa Dutch di aver trovato quello strano liquido verde, intuendo che si tratti del sangue della creatura. Dutch capisce che l'essere non è invulnerabile, e decide di costruire una trappola per catturarlo e ucciderlo. La trappola scatta ma si rivela inefficace, e l'essere fugge provocando anche il grave ferimento di Poncho. Mac, pazzo di rabbia, si getta al suo inseguimento, spalleggiato da Dillon, ma entrambi, dopo aver cercato inutilmente di accerchiare e prendere di sorpresa la creatura, hanno la peggio. Udendo le urla di Dillon, Billy decide di non fuggire più e di fronteggiare l'essere con un solo machete, morendo coraggiosamente. Il suo sacrificio dà solo pochi secondi di vantaggio ai superstiti, in quanto la creatura li raggiunge, dà il colpo di grazia a Poncho e ferisce Dutch alla spalla. Il maggiore intima quindi ad Anna di scappare all'elicottero senza armi, avendo capito che l'essere uccide solo coloro che sono armati.

Dutch, ormai allo sbaraglio e con il fucile distrutto, inizia a correre braccato dall'essere, fino a scivolare in un canale che lo porta in caduta libera da un'alta cascata, riuscendo apparentemente a seminarlo, ma inaspettatamente l'essere decide di tuffarsi, rivelato dal suo tonfo in acqua. Alla riva del fiume, il Predator emerge senza alcuna copertura (poiché l'acqua ha momentaneamente compromesso il suo sistema artificiale di mimetismo). Grazie al fango di cui si è casualmente cosparso, Dutch riesce ad eludere la visione infrarossa del Predator, che si allontana ignaro e, appreso questo vantaggio, il soldato costruisce alcune trappole, arco, frecce e lance con materiali ricavati dalla giungla e un paio di granate rimastegli, si cosparge di fango fresco e cambia strategia lanciando lui una sfida al mortale nemico.

Inizialmente Dutch tiene sotto scacco il Predator, colpendolo con entrambe le granate, ma ben presto perde il suo scudo di fango cadendo in acqua e si ritrova in balia del nemico. Sorprendentemente, in segno d'onore per avergli tenuto testa, l'alieno si sbarazza delle armi tecnologiche e si toglie la maschera mostrando il suo volto di natura inequivocabilmente aliena, per poi affrontare Dutch in combattimento corpo a corpo. Dutch non è in grado di contrastare la forza sovrumana dell'alieno, tuttavia, brutalmente pestato e ad un passo dalla disfatta, riesce ad attirare il feroce avversario verso una delle trappole, ferendolo mortalmente. Ormai in fin di vita e alla mercé della sua preda, la terribile creatura attiva sotto gli occhi di Dutch un meccanismo di autodistruzione, innescando una tremenda esplosione che devasta un ampio tratto della giungla, mentre ride maniacalmente. Scampato miracolosamente alla detonazione, Dutch, stanco e sconvolto, viene finalmente recuperato dall'elicottero, che nel frattempo aveva già recuperato anche Anna.

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