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THE TREE OF LIFE
THE TREE OF LIFE
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Il film inizia con una citazione dal Libro di Giobbe 38:4-7:
"Dov'eri tu quand'io ponevo le fondamenta della Terra? ... Mentre gioivano in coro le stelle del mattino e plaudivano tutti i figli di Dio?"
dopodiché compare una misteriosa luce simile a una fiamma che lampeggia fiocamente nell'oscurità, la cui entità rimarrà sconosciuta.
Nelle sequenze successive vengono mostrate scene di vita quotidiana della signora O'Brien sia da piccola, in un contesto rurale, sia da adulta con la sua famiglia, di ceto medio e rigorosamente cristiana, nel Texas degli anni cinquanta, mentre la sua voce fuori campo parla delle due vie che le suore le hanno insegnato per affrontare la vita: la via della Natura e la via della Grazia.
Negli anni sessanta, i signori O'Brien sono informati tramite un telegramma della morte del loro figlio di 19 anni, R.L.; ciò colpisce duramente la famiglia, in particolare modo la madre che, disperata e supportata dai famigliari e dai vicini, vaga per i luoghi associati all'infanzia dei suoi figli, rivivendo teneri ricordi. Il dolore della famiglia lascia posto alla fiamma primordiale.
Nel 2010, il figlio maggiore Jack è alla deriva nella sua vita moderna a Dallas, in Texas, come architetto, disilluso dalla sua vita piena di delusioni: è un uomo di mezz'età in crisi con sé stesso. La morte del fratello alla prematura età di diciannove anni ha determinato un ulteriore disagio nel suo stato di angoscia e incertezza e una volta divenuto adulto, Jack, non riesce a trovare il senso della propria esistenza: il suo tormentato pensiero fluisce come un "io narrante" continuamente in cerca di risposte. Jack accende una candela e al lavoro appare incerto e sconfortato, mentre continua a pensare alla sua infanzia con i fratelli; chiama il padre, si scusa e dice di pensare a R.L. ogni giorno. Nel frattempo vaga senza meta tra gli uffici e poi in un deserto; infine rivive i momenti di dolore della madre e la voce fuori campo di Mrs. O'Brien chiede a Dio perché R.L. doveva morire, mentre ricompare il fuoco primitivo.
Poi, compaiono diverse immagini che raffigurano la nascita dell'universo, delle stelle, delle polveri e di altri corpi celesti, con in sottofondo Lacrimosa, seguite dalla creazione della Terra, l'inizio della vita, la comparsa delle prime cellule e l'evoluzione naturale del paesaggio e degli animali. Quindi fanno la comparsa i dinosauri: un dinosauro sceglie di non uccidere un altro dinosauro che giace ferito sul lato di un fiume. Alla fine un asteroide colpisce la Terra.
Si ritorna nel Texas degli anni '40, in un quartiere suburbano di Waco, alla nascita del nucleo famigliare degli O'Brien: la nascita del loro primo figlio Jack è vissuta con grande spiritualità e amore tra i due. Si susseguono semplici momenti di vita del piccolo fino all'adolescenza, mentre cresce e impara, accompagnato dall'amore dei genitori e dei fratelli minori, a conoscere con tenerezza il mondo, che appare meraviglioso e idilliaco; poco dopo di lui nascono infatti i suoi due fratelli R.L. e Stevie. Si avvicendano, quindi, momenti in cui Jack e i fratelli spesso giocano in casa o in strada, praticano sport e attività pratiche, mangiano con i genitori, pregano, interagiscono con animali e con altre persone della comunità, frequentano la scuola e la chiesa, conoscono la vita in tutti i suoi aspetti semplici e puri, divertendosi con poco e riconoscendo anche nelle piccole cose il grande spettacolo della vita.
Emblematica nella crescita dei figli è la figura del signor O'Brien: il padre, che lamenta la sua decisione di lavorare in una centrale elettrica invece di perseguire la sua passione per la musica, e cerca di andare avanti depositando brevetti per varie invenzioni, dà ai figli un'educazione severa per insegnar loro ad avere successo nella vita, pretendendo da loro che non abbiano comportamenti che, a suo parere, solo gli adulti possono avere. Egli, anche se è supportivo e affettuoso, impone duramente il proprio modello educativo ai figli e, spesso, li punisce fisicamente, volendoli preparare per un mondo che vede come corrotto, causando profondo scontento alla moglie con cui pure discute violentemente, accusandola di essere una donna debole. La madre, invece, insegna continuamente ai figli il valore dell'amore e dei sentimenti, condividendo con loro momenti di struggente dolcezza. Nella mente di Jack i genitori simboleggiano un conflitto concettuale: la Natura (il padre), che è violenta e vive solo per dominare, e la Grazia (la madre), che invece è la via dell'obbedienza e del sacrificio.[2]
Le percezioni del mondo di Jack, ormai adolescente, iniziano a cambiare dopo che il suo amico Taylor annega accidentalmente davanti alla comunità. Si chiede come Dio possa permettere che accadano queste cose, esplora i concetti di bene e male e se Dio è maligno, come può esserlo anche lui; rinnega infine l'esistenza di Dio, giunge a desiderare la morte del padre ed intraprende un percorso interiore naturalmente confuso. Si arrabbia per le continue ipocrisie e contraddizioni di suo padre, scagliandosi contro sua madre per tollerarlo. Quando il signor O'Brien parte per un viaggio di lavoro, i ragazzi insieme alla madre si godono la spensierata situazione di tranquillità e di libertà dal pesante regime patriarcale, e Jack sperimenta i primi assaggi di ribellione: sotto pressione degli amici del vicinato (tra cui un ragazzo segnato da una vistosa ferita conseguente a un'ustione), Jack commette piccoli atti di vandalismo e piccoli abusi sugli animali. Inoltre, s'intrufola nella casa della sua cotta e le ruba una vestaglia da notte, gettandola più tardi in un fiume. Poco dopo il ritorno del padre, l'impianto in cui lavora chiude; gli viene data la possibilità di trasferirsi per lavorare in una posizione inferiore all'interno dell'azienda oppure perdere il lavoro. Mentre la famiglia fa i bagagli per l'imminente trasferimento, il padre riflette sul suo percorso di vita e sull'educazione che ha dato ai figli, chiedendo a Jack di perdonare il suo comportamento dominante; Jack dice riflessivamente che incarna la Natura, più che la Grazia. La famiglia, infine, si trasferisce: i piccoli sono pronti a lasciare la loro vecchia vita, amici e casa, diretti verso un futuro ignoto.
Di nuovo nel presente, Jack, mentre lascia il lavoro, sale sull'ascensore, immaginando di seguire una giovane ragazza misteriosa su un terreno roccioso e desertico. Mentre cammina attraverso un telaio di porta di legno eretto sulle rocce, ha una visione del lontano futuro in cui il Sole si espande in una gigante rossa, inghiottendo la Terra e poi restringendosi in una nana bianca. Attraversata la porta, Jack vede e segue la versione di sé stesso da piccolo, attraverso paesaggi surreali. Il Jack adulto, infine, ha una visione in cui incontra in una spiaggia onirica non precisata in una realtà metafisica tutti i personaggi della sua infanzia, a partire dalla sua famiglia, i vicini, gli altri ragazzini (tra cui quello ustionato): i morti tornano in vita e si riuniscono al mare, dove Jack si riunisce anche con la sua famiglia e tutti coloro che popolano la sua memoria. Jack incontra i suoi fratelli e porta R.L., il fratello morto a 19 anni, in braccio dai suoi genitori con cui si ricongiungono tutti insieme solennemente, mentre in sottofondo c'è l'Agnus Dei dal Requiem di Berlioz. Le anime si spostano in una vasta distesa desertica bianca, illuminata da un sole raggiante onnipresente, simbolo della Grazia di Dio. La signora O'Brien accompagna il figlio R.L. verso la porta di casa, lasciandolo uscire nella distesa desertica, e cammina alzando le braccia al sole, congiungendosi simbolicamente con Dio, a cui lei affida R.L.: infatti, accompagnata da due ragazze in bianco, Mrs. O'Brien sussurra con grazia: "Te lo do. Ti do mio figlio."
La visione di Jack finisce e lui lascia l'edificio e, guardando il mondo intorno, abbozza un sorriso, probabilmente rasserenato. Nell'ultima sequenza la luce misteriosa mostrata all'inizio continua a tremolare nell'oscurità.
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