Dvd usati
TOTO' E I RE DI ROMA
TOTO' E I RE DI ROMA
Impossibile caricare la disponibilità di ritiro
Ercole Pappalardo lavora come archivista capo al Ministero; è in attesa della promozione - che lo aiuterebbe a mantenere in modo più dignitoso la sua numerosa famiglia - e della nomina a cavaliere. Un giorno viene chiamato, assieme al suo superiore, il cavalier Capasso, dal direttore generale in persona, "Sua Eccellenza" Langherozzi-Schianchi, perché si metta a disposizione di un suo conterraneo, del quale il ministro vuole avere il consenso in vista delle prossime elezioni. L'uomo con cui il Pappalardo si deve confrontare è un pedante maestro elementare, Palocco, che pretende dall'archivista capo il ritrovamento di una pratica riguardante il trasferimento di un pappagallo già appartenuto a un defunto musicista del suo paese, di cui Palocco è un grande estimatore, ed eventualmente anche il ritrovamento del pennuto stesso.
Ercole è malato di cuore. La famiglia vive di stenti, dividendo un uovo in sette per cena. I vicini vanno in villeggiatura e la moglie di Ercole decide di simularne una. La famiglia esce di giorno salutando tutti, ma poi rientra di nascosto di notte. Il collega Ferruccio di Ercole, credendolo solo, lo invita a teatro con due ragazze.
Qualche ora più tardi, mentre si trova sul loggione di un teatro assieme al collega Ferruccio, Pappalardo starnutisce inavvertitamente e colpisce proprio il direttore generale, che si trova seduto in platea, in compagnia di Palocco e di una compagnia femminile, nelle poltrone poste sotto al loggione. Lo starnuto viene interpretato come uno sputo e Pappalardo viene identificato da Palocco. Da quel momento, l'archivista capo tenta in tutti i modi di scusarsi con Sua Eccellenza, ma la presenza del Palocco da un lato e i controproducenti suggerimenti di Ferruccio dall'altro, fanno solo peggiorare la situazione. Scoperto che il pappagallo di cui Palocco cercava notizie è morto da tempo, Pappalardo decide di prenderne un altro e farlo passare per quello richiesto.
La sera in cui l'uomo invita il direttore generale e Palocco in casa sua per mostrargli il pappagallo, quest'ultimo ha imparato solo "quella carogna di Langherozzi" che l'archivista spesso ripete in casa e così insulta Sua Eccellenza il quale, arrabbiato, minaccia di vendicarsi. Sempre su suggerimento di Ferruccio, Pappalardo scrive allora una lettera di scuse a Langherozzi-Schianchi, purtroppo piena di errori di ortografia peggiorando ulteriormente la sua posizione perché il direttore generale si rende conto della totale ignoranza dell'archivista, che infatti è persino privo della licenza elementare. Per non fargli perdere il posto di lavoro, il suo superiore gli consiglia di conseguire almeno quel primo titolo di studio.
Ercole cerca di prepararsi al meglio ma all'esame di licenza elementare sbaglia quasi tutte le risposte. La commissione vorrebbe bocciarlo, ma dopo un accorato discorso dell'archivista comprende la sua difficile situazione e decide di ammetterlo ugualmente; entra però nell'aula il presidente di commissione, l'odiato Palocco. L'uomo ridicolizza Pappalardo e lo boccia, cosa che spinge l'archivista a esplodere in un vero e proprio pestaggio ai danni della commissione.
Consapevole d'aver ormai perduto il posto al ministero, Pappalardo decide di morire per dar poi in sogno alla moglie dei numeri da giocare al lotto: dopo avere scoperto che anche l'altro mondo è dominato da uffici e carte bollate, riesce a ottenere in modo illecito i numeri e a comunicarli in sogno alla moglie. Poco dopo viene portato al cospetto di Dio, che intende punirlo per il gesto: tuttavia, quando il Padreterno viene a conoscenza del fatto che Pappalardo è stato per trent'anni impiegato al ministero, lo manda subito in Paradiso.
Share
