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TROY - EDIZIONE SPECIALE 2 DISCHI
TROY - EDIZIONE SPECIALE 2 DISCHI
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Nell'antica Grecia, il re di Micene Agamennone unisce finalmente i regni greci dopo decenni di guerre, formando un'alleanza libera sotto il suo governo. Achille, un eroico guerriero greco che ha dato molte vittorie ad Agamennone, lo disprezza profondamente. Nel frattempo, il principe Ettore di Troia e suo fratello minore Paride negoziano un trattato di pace con Menelao, re di Sparta. Tuttavia, il principe Paride ha una relazione con la moglie di Menelao, la bellissima regina Elena, e la porta di nascosto a bordo della loro nave diretta a casa. Dopo aver appreso questo, Menelao incontra Agamennone, suo fratello maggiore, e gli chiede di aiutarlo per riprendere la moglie adultera e per conquistare Troia. Agamennone è d'accordo, poiché la conquista di Troia gli darà il controllo del Mar Egeo. Agamennone chiede a Ulisse, re di Itaca, di convincere il suo amico Achille a unirsi a loro. Achille riflette sulla questione e alla fine decide di andare in guerra, in quanto sua madre la ninfa Teti gli dice che, anche se morirà in battaglia, avrà gloria eterna.
A Troia, il re Priamo accoglie con affetto Elena quando Ettore e Paride tornano a casa e, sebbene all'inizio il suo primogenito cerchi di convincerlo a rimandare indietro la giovane regina, Priamo, non volendo ferire i sentimenti del figlio minore, decide di prepararsi per la guerra. I greci alla fine invadono e conquistano la spiaggia di Troia, grazie soprattutto alle azioni di Achille e ai suoi Mirmidoni. Achille fa saccheggiare il tempio di Apollo provocando il principe Ettore e rivendicando, inoltre, la bella e coraggiosa Briseide - una devota sacerdotessa cugina di Paride ed Ettore, a cui è molto affezionata - come sua prigioniera. Adirandosi con Agamennone per essersi preso i meriti della vittoria ed essersi portato via Briseide, Achille decide così di non aiutarlo durante assedio.
I due eserciti si incontrano fuori dalle mura di Troia. Durante un colloquio, Paride si offre di duellare con Menelao per la mano di Elena, risparmiando in cambio la città. Agamennone, intenzionato a prendere la città a prescindere dall'esito, accetta. Menelao ferisce Paride, ma viene ucciso a sua volta da Ettore. Un infuriato Agamennone ordina quindi ai greci di schiacciare l'esercito troiano. Nella battaglia che ne segue, migliaia di guerrieri si impegnano in combattimenti brutali. Aiace viene ucciso da Ettore dopo un feroce duello. Molti soldati greci cadono, costringendo Agamennone a ritirarsi. Più tardi, quella notte, Briseide viene brutalmente maltrattata e torturata dalle truppe di Agamennone, fino a quando Achille interviene e la salva. I due si confrontano privatamente, avendo un intimo e profondo dialogo sulle loro diverse vedute. A seguito di ciò, la ragazza si intrufola negli alloggi di Achille per ucciderlo venendo colta sul fatto dal guerriero ed invece si innamora, ricambiata, di lui e i due diventano amanti trascorrendo la notte insieme. Achille stanco di combattere, decide quindi di lasciare Troia insieme a Briseide e ai suoi uomini, con grande disappunto di Patroclo, suo adorato cugino e protetto che invece ritiene che sia giusto che loro rimangano per dare onore alla loro patria.
Nonostante le obiezioni di Ettore, Priamo gli ordina di riprendere la spiaggia di Troia e ricacciare i greci a casa, ma l'attacco unifica i greci e i Mirmidoni entrano in battaglia. Ettore duella con un uomo che crede essere Achille e lo uccide tagliandogli la gola, per poi scoprire con grande orrore e sgomento che in realtà era Patroclo. Profondamente sconvolti e atterriti dalle imminenti conseguenze che questa morte porterà ad ambedue le parti, entrambi gli eserciti accettano di smettere di combattere per quella giornata. Achille viene informato della morte di suo cugino e folle di rabbia giura vendetta. Sapendo in cuore suo che la vendetta di Achille non tarderà ad arrivare, Ettore mostra alla sua amata moglie Andromaca un tunnel segreto sotto Troia. Se dovesse morire e la città dovesse cadere, le ordina di portare il loro bambino e tutti i sopravvissuti fuori dalla città, sul Monte Ida.
Il giorno successivo, Achille ignora Briseide che lo prega di risparmiare il cugino, arriva a Troia e sfida Ettore chiamandolo a gran voce; i due combattono aspramente e violentemente finché Ettore non viene ucciso sotto gli occhi addolorati dei soldati troiani e della sua famiglia e Achille trascina il suo cadavere sulla spiaggia di Troia. Priamo quella notte, coraggiosamente si intrufola nel campo dei greci e implora umilmente Achille di restituire il corpo di suo figlio Ettore per un funerale adeguato. Vergognandosi delle sue azioni e colpito, Achille accetta e permette anche all'amata Briseide di tornare a Troia con Priamo, promettendo una tregua di dodici giorni in modo che i riti funebri di Ettore possano essere rispettati. Cosciente che anche per lui la morte è vicina, Achille ordina che anche i suoi uomini tornino a casa, ma senza di lui.
A questo punto Agamennone vuole prendere Troia a qualsiasi costo. Preoccupato, Ulisse escogita un piano per infiltrarsi nella città: fa costruire ai greci un gigantesco cavallo di legno come offerta di pace, celando al suo interno i migliori guerrieri dell'esercito, e abbandona la spiaggia, nascondendo le loro navi in una baia vicina. Priamo ordina che il cavallo venga portato in città. Quella notte, i greci nascosti all'interno del cavallo escono, uccidono le sentinelle e aprono le porte della città all'esercito greco, dando inizio al sacco di Troia. Tra i soldati vi è pure Achille, determinato a ritrovare Briseide. Mentre Andromaca ed Elena guidano più troiani possibile verso la salvezza attraverso il tunnel, Paride consegna la Spada di Troia a Enea, dicendogli di proteggere i troiani e di trovare loro una nuova casa, per poi rigettarsi nella mischia. Intanto i greci riescono a penetrare nel palazzo di Priamo, saccheggiandolo dopo aver eliminato gli ultimi soldati troiani, guidati da Glauco, che viene ucciso da Ulisse. Agamennone uccide Priamo trafiggendolo alle spalle con una lancia per poi catturare Briseide, la quale però si difende, uccidendolo con una coltellata alla gola. Achille si fa strada attraverso la città in fiamme e si riunisce a Briseide dopo averla salvata da due soldati greci. Paride, volendo vendicare suo fratello e credendo che il greco stia facendo del male alla cugina, scocca una freccia che trafigge il tallone di Achille e poi diverse altre parti nel suo corpo mentre Briseide lo prega urlando disperata di fermarsi. Achille, ormai morente, ringrazia Briseide per avergli donato la pace, abbraccia e bacia la ragazza un'ultima volta per poi dirle addio e la guarda fuggire con Paride prima di morire e venire trovato dagli altri soldati.
Troia viene finalmente presa dai greci e si tiene un funerale per Achille, durante il quale Ulisse, ancora provato dalla sua morte, gli dà onore e crema il suo corpo.
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